1) siamo tutti diversi per età, sesso, conformazione fisica, genetica, attitudine, orari, stile di vita, disponibilità, rispetto a questo la cosa migliore da fare è acquisire quante più informazioni possibili sulla nutrizione, il benessere psicofisico, e l’allenamento, per così diventare i personal trainer di noi stessi.

2) quella del fitness è un industria speculativa, non una onlus, per tanto si muove secondo concetti di marketing, e nella maggior parte dei casi ognuno cerca di portare acqua al suo mulino, per vendere il suo programma, il suo metodo, o il suo prodotto, spesso con concetti fantasiosi, uno dei mantra di molti motivatori allenatori ed esperti che per esempio circola in rete è “ho seguito, insegnato, aiutato, migliaia di persone” i più audaci dicono anche decine di migliaia, quando basta avere un minimo di conoscenza dell’aritmetica per capire che x arrivare già alle centinaia serve un lasso di tempo di 20 o 30 anni.

Così come sedicenti nutrizionisti, medici, e laureati in scienza dell’alimentazione, cercano di propinare beveroni chimici, e divulgano ricette con cibo spazzatura o diete con alimenti inseriti dall’OMS come cancerogeni certi. In questo capitolo finale ti faccio chiarezza facendo riferimento a basi scientifiche appurate su miti e leggende di questo mondo, o come altre leggende che non hanno nessun fondamento scientifico, come quello che se non cambi tipo allenamento il corpo si abitua e non ottieni risultati, o che se ti alleni tutti i giorni non va bene.

3)Cosa c’è di più importante del nostro corpo, del nostro organismo e della nostra mente? Quando sono stato negli Stati Uniti, sono rimasto colpito nel rendermi conto che se avessi dovuto confrontare la preparazione dei personal trainer che avevo conosciuto, con una figura professionale in italia, sarebbe stata più indicata quella di un ricercatore o di uno scienziato rispetto ad un istruttore di fitness. E così dovrebbe essere sempre... tra le mie competenze c’è quella di essere un Trainer subacqueo SSI, cioè chi forma gli istruttori, è un percorso lungo e impegnativo quello per diventare un istruttore , che richiede anni, corsi, studi, conoscenza di fisiologia, conseguimento di numerosi brevetti come quello CPR e nella sua parte finale, la valutazione, che permette di rilasciare brevetti in modo indipendente, cosa che supera solo una piccolissima percentuale di chi ottiene il brevetto. 

Diventare trainer lo e' molto di più e richiede anni di esperienza, un determinato numero di immersioni, numerose competenze e il conseguimento di 12 brevetti. Per quanto stare sotto una barra di una lat machine non ci espone a come stare sott’acqua , il percorso di chi si dovrebbe occupare del corpo, e di conseguenza dell’organismo e dell’equilibrio psicofisico di una persona, dovrebbe essere almeno alla pari di tale formazione, quando invece basta seguire un corso per un paio di we nel migliore dei casi, per ottenere tale conferimento.

Questa mancanza di preparazione comporta, grande confusione, disinformazione, e in alcuni casi anche qualche danno. 

La mia formazione di Atleta, di campione, il lavorare come imprenditore da 17 anni nel mondo dell’integrazione, da 20 in quello del fitness, e da dieci in quello della ristorazione tradizionale giapponese, più il mio percorso di Trainer subacqueo, mi da oggi a 48 anni, una conoscenza molto completa in quello che è il mondo del benessere, fisico, e mentale.

la cosa migliore che puoi fare è farti seguire in un percorso, e acquisire nel tempo quante più informazioni possibili sulla nutrizione, il benessere psicofisico, e l’allenamento, per così diventare il personal trainer te  stessa.